Page 28 - Mediterraneo e dintorni - nr 8
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ordinari latini. Ma è con il Conci-  doti celibi. La prima ordinazione   una scelta che allora non ha man-
               lio Vaticano II che viene superato   sacerdotale di un uomo sposato,   cato di provocare una piccola
               definitivamente il principio del-  dopo il Vaticano II, si registra il   fratura con la Santa Sede. Que-
               la predominanza  del  rito latino   28  giugno  1970,  per  l’imposi-  ste comunità, pur con i riti greci,
               sugli altri, cioè  della  praestantia   zione delle mani del secondo   hanno sempre mantenuto fedeltà
               ritus latini. È, se vogliamo, l’appli-  eparca, Giovanni Stamat, sul   alla Chiesa di Roma e al Pontefice
               cazione di un principio di sussi-  diacono  uxorato Nicola Vilotta:    e per queste ragioni gli italo-alba-
               diarietà nell’assetto liturgico e ri-                             nesi  italiani  rifiutano  l’etichetta
               tuale delle Chiese particolari, che                               di «uniati», con la quale gene-
               porterà poi al “Codice dei canoni                                 ralmente vengono indicati quei
               delle Chiese orientali” (1990) di                                 cristiani le cui comunità - dopo
               Giovanni Paolo II. Con il                                             lo scisma tra Oriente ed Occi-
               Vaticano II per queste                                                  dente, nel 1054, una volta
               comunità italo-alba-                                                      abiurata la fede di Roma
               nesi è possibile ora                                                        e abbracciata la fede
               introdurre nella                                                             ortodossa  - si sono,
               celebrazione eu-                                                              per l’appunto,  (ri)
               caristica anche                                                                unite  alla Chiesa
               elementi di lin-                                                               cattolica.  Un’e-
               gua  arbereshe.                                                                tichetta  che nel
               Soprattutto  è                                                                 mondo    dell’Or-
               giuridicamen-                                                                  todossia  assume
               te riconosciuto                                                                un     significato
               il clero uxorato,                                                              evidentemente
               cioè   sposato,                                                                negativo. Le comu-
               proprio   della                                                               nità italo-albanesi
               tradizione orien-                                                            non sono dunque da
               tale, che prima di                                                         considerare “uniate”
               allora era solo di fat-                                                   in quanto, nel 1439, col
               to  “tollerato”. A  Lun-                                                Concilio di Firenze si san-
               gro, quindi, un uomo con                                              cisce la ritrovata unione tra
               moglie può essere ordinato                                         la Chiesa  d’Occidente  e quella
               presbitero (ma chi è già sacerdo-                                 d’Oriente, fino al 1484. Ed è pro-
               te non può sposarsi!); anche se il   Cupola della Cattedrale. Mosaico del Cristo   prio in questo lasso temporale
               candidato all’episcopato deve         Pantocrator, opera del pittore e   che le comunità albanesi arriva-
               essere comunque eletto tra sacer-   mosaicista albanese Josif Droboniku  no in Italia innestando  i propri







               in difficulty, opposing the latinization of   elements, as the uxorato clergy, ie   “Magna Graecia”.  The Italo-Albanians
               Spezzano Albanese. Yet over time these   married, of the Eastern tradition, even   therefore offer a new opportunity to
               “Latin”  communities  persist  -  because   if the candidate to the episcopate must   revive the Byzantine spirit: it is the story
               they are always subject to the Latin   still be elected among celibate priests. It   of a minority that manages to preserve its
               bishops - but who profess the Christian   is also important to point out a cultural   historical and liturgical identity within
               faith with rites of oriental tradition. With   fact: the arrival and stabilization of   the institution of the Church of Rome;
               the Second Vatican Council the principle   the Albanians in Calabria, with their   it is a story of passion, courage, love and
               of predominance of the Latin rite over   Greek  religious  tradition,  resurrects   resistance. A story that has much to say
               others  is  definitively  overcome.  For   the Byzantine vocation that had   in our present, in this Mediterranean
               these Calabrian communities it is now   characterized the region in its “second”   that  is  increasingly  confirmed  as  a
               possible to introduce in the Eucharistic   era of Greekization, from the VI to the   crossroads of cultures, peoples, uses and
               celebration also “arbereshe” language   XI century, after that of the glorious   languages.



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