Page 60 - Mediterraneo e dintorni - nr 7
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no ormai più fonti è stata fondata   Fiore una nuova congregazione   demanio pubblico, iniziò l’epoca
               dai monaci benedettini nel secolo   religiosa.                    dell’abbandono e della spoliazio-
               XI, nell’ambito di una opera di la-  L’Abbazia di S. Maria di Corazzo   ne delle opere artistiche dell’ab-
               tinizzazione intrapresa dai Nor-  fu fondata in un’ottica di propa-  bazia. Tra i  suoi  beni di  rilievo,
               manni, e ricostruita dai monaci   gazione della cultura religiosa   collocati oggi in alcune Chiese di
               Cistercensi nel secolo successivo.   tradizionale. Con il successivo   Comuni circostanti, si ricordano:
               Alcune ricerche sostengono che   avvento dei monaci Cistercensi   il portale della navata principale
               esistono tre ipotesi circa l’origi-  si manifestò il compiuto sviluppo   attualmente  ubicato nella Chie-
               ne dell’Abbazia di  Corazzo: la   della struttura, la quale divenne   sa di S. Bernardo di Decollatura;
               prima, è che la struttura sia stata   anche luogo di produttiva colti-  una statua lignea della  Vergine,
               fondata su un preesistente inse-
               diamento  dei monaci  Basiliani;
               la seconda, poggia la fondazione
               sull’arrivo dei Cistercensi in tale
               luogo verso la fine del XII secolo;
               la terza, presuppone una Bolla di
               papa Onorio II, che indica alcuni
               privilegi di  cui  godette l’Abba-
               zia medesima,  come  ci ricorda
               l’antropologo Sergio Straface nel
               suo scritto I Tesori dell’Abbazia di
               Corazzo  di Castagna  in Calabria.
               L’importanza storica e culturale
               di tale luogo è testimoniata, pe-
               raltro, anche  dalla permanenza
               per alcuni anni di Gioacchino da
               Fiore, che nell’abbazia scrisse al-
               cune delle sue opere e fu abate dal
               1177 al 1187.
               Il pensiero di Gioacchino ebbe,
               forse,  maggiore  vigore  proprio
               negli anni di soggiorno nel mo-  vazione delle terre limitrofe, fino   un’acquasantiera in marmo ed un
               nastero benedettino. Successiva-  alla trasformazione  in una sede   altare minore attualmente ubicati
               mente a tale periodo si diresse in   perfettamente autonoma nella   nella Chiesa di Diano (frazione di
               Sila fondando a San Giovanni in   gestione e nella soddisfazione   Scigliano).
                                                delle esigenze della vita quotidia-  Oggi questo luogo di partico-
                                                na. Il rigore della vita monastica   lare bellezza è meta di turisti e
                                                cistercense trasformò questo inse-  visitatori;  benchè  notevolmente
                                                diamento in un centro propulsore   ridimensionato nella sua struttu-
                                                e cruciale per tutto il territorio,   ra, consente, con le sue possenti
                                                esemplare nella valorizzazione   mura, di rappresentare un centro
                                                delle colture tipiche locali. L’esi-  di un passato  remoto, crocevia
                                                stenza  del  monastero  venne  se-  ecclesiale e culturale. Ma non è
                                                riamente compromessa da alcuni   adeguatamente conosciuto: la
                                                eventi. Dapprima un forte sisma   sua esistenza merita un’atten-
                                                del  1349 pregiudicò  parte della   zione proporzionata alla sua im-
                                                struttura. Seguirono il terremo-  ponenza storica e culturale. Ciò
                                                to del 1638 ed il terremoto, ancor   dovrebbe indurre tutti a conside-
                                                più rovinoso, del 1783. Nel 1807,   rare con maggiore spirito cogniti-
                                                avvenne la soppressione legislati-  vo  strumenti di testimonianza di
                                                va di alcuni ordini monastici, tra   tale ricchezza, ma, ancor di più,
                                                i  quali  quello  di  San  Benedetto.   dovrebbe invogliare determinate
                                                Con  il successivo  accorpamento   istituzioni a mettere in atto una
                                                dei possedimenti di Corazzo al   seria politica di promozione di


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