Page 41 - Mediterraneo e dintorni - nr 18
P. 41
tHe two HUNdredtH aNNiVerSary of LeoPardi belonging of L’Infinito, of the theoretical fabric that prepares
aNd L’iNfiNito (1819-2019) and follows it, to that aesthetic of the sublime of which Leop-
a meticulous breviary traces the sources in the ardi undoubtedly expresses the most advanced instances in-
name of the aesthetics of the sublime geniously linking them to the classical tradition. Examining
in succession each of the three thematic topics of the idyll, the
t the end of the year in which the 200th anniversary of the author illustrates, with irrefutable textual references, the pecu-
Afamous Leopardian lyric was celebrated, there were many liar components, underlining, at the same time, fundamental
reflections on the most famous idyll of literature (not only Ital- aspects of the culture and poetics of the Recanati genius. He in
ian). One of the most original is offered by the book by Raffaele fact overcame the classicistic perspective, opting for a “relativ-
Gaetano, Leopardi e l’Infinito. A breviary of the sublime, within istic view of the world”, based on the “weakening of the ego” as
which the presence of the sublime is spread, documented, me- a warning of the infinite and source of the sublime. The result
ticulously ascertained. The rigorous method adopted prevents is an extremely compact essay, even if moved and varied, which
any possible deviation from the fundamental assumption: the links and discusses the lexical and stylistic sources of the com-
attraverso le sue competenze, un gestive ma arbitrarie. La schiera
patrimonio di idee che grazie a dei «precursori» rintracciati, con
lui rifioriscono nella cultura ita- grande acume, da Gaetano è dav-
liana del tempo». vero impressionante: si parte da
Sono così fissati, una volta per Pietro Borsieri, la cui recensione
tutte, su questo asse del discorso, al trattato Del bello e del Sublime di
i «paradigmi del sublime», lungo Ignazio Martignoni, in «Annali
i quali il poeta si mosse nel com- di Scienze e Lettere» (1810), do-
porre l’idillio del 1819, mentre si vette essere particolarmente sti-
fa vieppiù nitido il «patrimonio molante per il poeta di Recanati,
semantico» dello stesso, al netto e si trascorre in avanti e indietro
di interpretazioni magari sug- nel tempo con puntuali notazioni
Palazzo Leopardi, Recanati
orici e poeti della modernità (tra
Seicento e primo Ottocento) che
del sublime - il natural sublime -
hanno fatto uno stabile punto di
riferimento: non c’è parola-chia-
ve né immagine dell’idillio che
non si riveli tributaria di testi
che la mente onnivora del Reca-
natese assorbiva. Giustamente,
pertanto, Gaetano ribadisce che
«Leopardi è sì un mediatore della
migliore estetica antica e moder-
na, ma è a sua volta anche un raf-
finato teorico in grado di filtrare,
Mediterraneo e dintorni - 39