Page 64 - Mediterraneo e dintorni - nr 13
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STORIA/HISTORY


















































                Gli acquedotti romani







                di Maria Grazia Cinti - archeologa


                        arlando di città antiche quasi sempre si pen-  i censori incaricati di sovrintenderne la costruzione
                        sa a grandi monumenti, a templi maestosi e   erano Appio Claudio Crasso, soprannominato “Cie-
                        a strade basolate, ma ci si dimentica di un’in-  co” poiché perse la vista da adulto, e Gaio Plauzio
                Pfrastruttura fondamentale e necessaria per       Venoce, chiamato “Cacciatore” perché fu colui che
                il buon funzionamento di ogni agglomerato urbano:   materialmente trovò le sorgenti. Plauzio, tuttavia,
                l’acquedotto. La maggior parte delle notizie che ab-  fu ingannato dal collega, che rimase in carica anche
                biamo su queste costruzioni si deve a un trattato scrit-  dopo la fine del mandato, facendo sì che l’acquedotto
                to da Frontino, che era il curator aquarum (una sorta   avesse solo il suo nome; anche l’omonima via è prota-
                di sovrintendente dell’approvvigionamento idrico e   gonista di un intrigo simile a questo. Pochi anni dopo
                della gestione stessa degli acquedotti) sotto l’impera-  fu costruito l’Anio Vetus (272 a.C.), chiamato così per-
                tore Nerva. A Roma sono documentati ben 11 acque-  ché prendeva le acque direttamente dal fiume Anie-
                dotti antichi: l’Aqua Appia, l’Anio Vetus, l’Aqua Marcia   ne, anche se ancora non è chiaro esattamente il punto
                e l’Aqua Tepula, costruiti in età repubblicana; l’Aqua   in cui venivano captate. Evidentemente, però, questi
                Iulia, l’Aqua Virgo, l’Aqua Alsietina, l’Aqua Claudia,   due acquedotti non bastavano più, perché nel 144
                l’Anio Novus, l’Aqua Traiana e l’Aqua Alexandrina, edi-  a.C. venne costruita l’Aqua Marcia, dal nome del suo
                ficati invece in epoca imperiale. Il primo acquedotto   costruttore: Quinto Marcio Re. La leggenda vuole che
                costruito a Roma, nel 312 a.C., fu, appunto, l’Aqua   Nerone un’estate si volle fare il bagno nelle sue sor-
                Appia,  intorno al quale esiste un curioso aneddoto:   genti e per quanto l’acqua fosse fredda quasi perse i


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