Page 24 - Mediterraneo e dintorni - nr 12
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CULTURA/CULTURE
L’italofonia nel Mediterraneo
di Massimiliano Fabbri
area dell’italofonia scorso per il Canton Ticino e per il
designa l’insieme dei Canton Grigioni che pullula di ita-
paesi e delle persone liani autoctoni da almeno seicen-
L’che parlano l’italiano to anni. Nei dintorni dei laghi di
come lingua materna o lingua uffi- Lugano e Maggiore abitano oltre
ciale o come seconda lingua. L’ita- trecentomila persone e l’italiano
liano fa i suoi esordi nel XIII secolo è la lingua ufficiale dal 1803; così
sino ad arrivare ai nostri giorni con come ad est nel confinante Can-
notevoli evoluzioni. Con quale ton Grigioni, dove la popolazione
diffusione? I confini naturali lin- è di quasi duecentomila anime, il
guistici erano nel Nizzardo sino nostro idioma è ufficiale in coabi-
al 1860, da allora territorio fran- tazione col tedesco e col romancio.
cese: in Costa Azzurra si sentiva I parlanti di lingua italiana sono
soprattutto parlare italiano, poi la solo il 12% e quasi tutti situati nella
politica parigina non permise più Valposchiavo. scatori di questi aricipelaghi erano
di avere giornali in lingua italiana Lasciamo la terra elvetica per di- quasi sempre tutti italofoni, per-
perché questa fu abolita immedia- rigersi sulla costa istriana, oggi in ché avvezzi a navigare per mare
tamente con il passaggio di quella piccola parte slovena e tutto il re- come da tradizione assunta dalla
terra alla Repubblica francese. E sto croata. Sino al 1947 le città co- Serenissima. Parlando invece del-
pensare che proprio a Nizza, nel stiere erano in gran maggioranza la città di Fiume, città oggi croata,
1807, ebbe i natali Giuseppe Gari- di lingua italiana, precisamente di capitale della cultura europea nel
baldi! dialetto “veneto de mar”, meglio 2020, dobbiamo evidenziare che
Passiamo in Svizzera: lontana dal conosciuto come l’istroveneto. La la maggioranza ha sempre parlato
Mediterraneo, i locutori di lingua lingua italiana, dunque, è sempre italiano sin dai tempi antecedenti
italiana nel Canton Vallese sono, stata egemone in questa terra, spe- all’annessione al regno d’Italia av-
secondo l’ultimo censimento, il cialmente sulla costa dove i censi- venuta nel 1924. Fiume, da sempre
3,8% della popolazione. Quanti di menti del 1900, 1910 e 1921 confer- multiculturale – qui convivevano
essi sono autoctoni? Meno della mavano che l’italofonia regnava italiani, croati, sloveni, ungheresi,
metà; la loro presenza è radicata sulle città di mare della penisola tedeschi, rumeni – è legata all’im-
nei flussi migratori degli anni ‘50 istriana. Stessa sorte per le isole del presa di Gabriele d’Annunzio il
del secolo scorso. Diverso il di- Quarnaro e Quarnarolo dove i pe- quale ebbe un ruolo importante
nel difenderne l’identità italiana.
Oggi conta centotrentamila resi-
denti ma purtroppo – per le note
drammatiche vicende dell’era titi-
na – solo il 2% si è espressamente
dichiarato italofono. Continuan-
do a sud nel nostro viaggio sulle
sponde del Mediterraneo, trovia-
mo la regione della Dalmazia dove
sino a cent’anni fa l’italofonia ave-
va un suo importante ruolo am-
ministrativo e politico. In Dalma-
zia, fucina di personaggi sublimi
come Niccolò Tommaseo, Antonio
Bajamonti e il papa Giovanni IV, i
parlanti di lingua italiana subiro-
no due esodi importanti: uno nel
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