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to patrimonio dell’Unesco. Sul affettuosamente queste terre “le dizionali e la musica dagli echi e
versante romagnolo esiste una biancherie stese al sole di Roma- sonorità celtiche… tutto ciò, con
porzione del Parco meno nota gna“. Questo ambiente severo l’avvento della modernità e del
e discreta: si tratta di una vasta nel dopoguerra era ancora abba- miracolo economico si eclissò
area che coincide con la parte stanza popolato da gente opero- rapidamente.
più elevata delle valli che danno sa, spinta a insediarsi in luoghi e Alla metà degli anni ‘60 si con-
origine ai fiumi Bidente, Rabbi, a quote oggi impensabili, dall’in- sumò l’ultimo grande e definiti-
Montone. Un ambiente molto di- cremento demografico e dalla vo esodo. Le secolari durissime
verso se confrontato con i boschi conseguente “fame di terra”. condizioni di vita divennero
ordinati e coltivati del versante Questa cultura montanara ave- insostenibili e l’abbandono calò
toscano. Ci troviamo in presen- va alle spalle una grande storia e su paesi, poderi e castagneti. In-
za di un territorio dall’orografia nei suoi usi e costumi ricordava tere frazioni e case sparse furo-
tormentata, un panorama che non tanto le civiltà mediterranee no serrate con all’interno mobi-
fino alla metà del secolo scorso ma legami e similitudini con il li, suppellettili, forse pensando
si presentava caratterizzato da nord Europa. I cappelli a falde all’eventualità di un ritorno che
rilievi resi brulli dall’intenso pa- larghe degli uomini, i mantelli nella quasi totalità dei casi non
scolo, e dallo sfruttamento di po- degli anziani, le cotonine fiora- avvenne. Oggi, dopo oltre mez-
deri sovente ricavati terrazzan- te delle donne. L’uso diffuso di zo secolo, nel visitare questi luo-
do i pendii. Il grande naturalista muli e cavalli come mezzi di la- ghi si coglie immediatamente un
forlivese Pietro Zangheri per- voro e trasporto, una religiosità elemento sorprendente nel vede-
correndo il crinale e guardando popolare intessuta di sincreti- re come la natura è stata in grado
verso l’Adriatico denominava smi cristiano-silvani, i balli tra- di recuperare in tempi relativa-
Woods and stories BetWe-
en romagna and tusCany
he Casentino Forests, between
TRomagna and Tuscany, are
one of the oldest and most impor-
tant protected areas in the coun-
try. Born and developed from the
original sections of the reserves
of the Grand Duchy of Tuscany
and the millenary forest of Ca-
maldoli, this forest heritage, with
the beech forests of Sassofratino,
was also recognized in 2017 as a
UNESCO heritage site. On the
Romagna side there is a portion
of the Park which is less known
and discreet: it is a vast area that
coincides with the highest part of
the valleys that give rise to the
rivers Bidente, Rabbi, Montone.
A very different environment
compared to the ordered and cul-
tivated woods of the Tuscan side.
We are in the presence of a terri-
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