Page 8 - Mediterraneo e dintorni - nr 11
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Brullo fuori e meraviglioso dentro, il Cilento non è
fatto per gli impazienti: la sua costa nasconde
meraviglie che vanno assaporate con lentezza.
Vi entreranno nel cuore con semplicità, e difficilmente
vi abbandoneranno
e non avete mai messo incessante del turismo di massa. tre scivolate verso il suo primo,
piede in Cilento, avete Lontano dai clamori di città e dal glorioso avamposto. Paestum è
sbagliato. Certo, così for- ronzio incessante della fretta che, una delle aree archeologiche più
Sse non la pensano molti impietosa, ci circonda, la strada importanti del sud Italia: ombra-
degli abitanti di questo lembo verso il Cilento è lastricata di len- di Pompei, vi porta ancora più
di terra incastonato tra il litorale tezza, e a buona ragione. indietro nel tempo, nella culla
a sud di Salerno e la Basilicata, Venendo da nord, decine di pae- della Magna Grecia. Il suo profilo
custodi gelosi di una riserva- si e paesini vi guardano timidi e ellenico, bianco antico nel verde
tezza e una semplicità che non rocciosi dall’alto di qualche colli- della pianura al sapore di bufala,
vuole contaminarsi nel turbinio na, o lontani all’orizzonte, men- marca il tratto distintivo di una
Paestum, panorama (foto John Jackson)
tHe CiLeNto CoaSt, BetweeN Paestum is one of the most important
MytH aNd PriVaCy archaeological areas of southern Italy:
shadow of Pompeii, takes you even fur-
f you never went to Cilento, you were ther back in time, to the cradle of Magna
Iwrong. So perhaps many of the inha- Graecia. Its Hellenic profile, antique
bitants of this strip of land set between white in the green of the buffalo-flavo-
the coast south of Salerno and Basilica- red plain, marks the distinctive trait of
ta do not think so, jealous guardians of a land bathed by a biblical sea and pro-
a privacy and simplicity that does not tected by fierce mountains. If it is true
want to be contaminated by the inces- that the morphology of the territory
sant whirlwind of mass tourism. Far reflects the temper of those who live it,
from the clamor of the city and the in- the spirit of generations is captured in
cessant buzz of haste that, merciless, the diffident profiles of Cilento. In al-
surrounds us, the road to Cilento is most every family there is a peasant de-
paved with slowness, and with good scent, which over time has merged with
reason. Coming from the north, dozens the bourgeoisie and that little rural no-
of towns and villages look at you timid bility that, in some villages, you happen
and rocky from the top of some hills, to recognize from the only building that
or far away on the horizon, as you sli- dominates the discretion of the historic
de towards its first glorious outpost. center. In times of slow tourism, taking
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