Page 53 - Mediterraneo e Dintorni - Numero 1
P. 53

BENESSERE


                                             Alimentazione




                                             e salute:




                                             quando il fegato




                                             diventa grasso


            di Ludovico Abenavoli

            Professore Associato di
            Gastroenterologia - Facoltà               egli  ultimi  anni  è  andato  progressivamente  aumentando
            di Medicina - Università                  l’interesse medico e scientifico nei confronti della steatosi
            degli Studi  “Magna Graecia”              epatica non alcolica, il cui acronimo inglese è NAFLD (non-al-
            di Catanzaro                    Ncoholicfattyliverdisease). Il fegato grasso è una condizione
                                             caratterizzata dall’accumulo di grasso ed in particolare di trigliceridi
                                             negli epatociti. La steatosi epatica è frequente tanto nei giovani quan-
                                             to negli adulti, con un picco di incidenza intorno ai 50 anni, è molto
                                             diffusa in Italia dove si stima interessare il 25-30%  della popolazione
                                             e quindi circa una persona su tre. Sovrappeso corporeo, sedentarietà,
                                             cibi ricchi di grassi idrogenati e zuccheri raffinati, sono i killer silenziosi
                                             che contribuiscono allo sviluppo della steatosi epatica.
                                             Con il termine steatosi epatica non alcolica, si intende non una sin-
                                             gola condizione ma un insieme di patologie che vanno dalla steatosi
                                             epatica semplice, alla steato-epatite con presenza di infiltrato infiam-
                                             matorio, alla fibrosi, fino alla cirrosi epatica ed alle sue complicanze.
                                             Ogni anno un numero non definito di steatosi semplici, caratterizzate
                                             dall’accumulo di trigliceridi nelle cellule del fegato, progredisce in ste-
                                             ato-epatite con conseguente danno cellulare ed un modesto aumen-
                                             to nel sangue delle transaminasi.
                                             Se si adottano i giusti rimedi, il processo è da considerarsi reversibile e
                                             il quadro può essere risolto grazie ai fisiologici processi di riparazione.
                                             Quando tuttavia il danno metabolico è continuo e protratto nel tempo,
                                             i meccanismi di compenso epatico vengono meno ed inizia quella ca-
                                             scata di eventi che determinano un danno cronico a carico del fegato.
                                             Non esistono specifici esami di laboratorio che consentano di porre
                                             con certezza la diagnosi di steatosi epatica. Il quadro laboratoristico
                                             tipico è caratterizzato come detto dall’aumento delle transaminasi e
                                             con livelli di trigliceridi e colesterolo sopra la norma. Tuttavia questi
                                             esami possono anche non essere alterati. A volte si riscontra eccessi-
                                             va presenza di glucosio ed eccesso d’insulina nel sangue in condizio-
                                             ni normali, che possono descrivere un quadro di insulino-resistenza,
                                             che costituisce il momento patogenetico centrale nello sviluppo della
                                             steatosi. L’ecografia è lo strumento più utilizzato per la diagnosi descri-
                                             vendo il caratteristico “fegato brillante”. Facile da eseguire, accessibile,
                                             poco costosa, è questo un esame diagnostico che però presenta alcuni
                                             limiti, come l’impossibilità di diagnosticare la steatosi se l’accumulo di
                                             grasso epatico è inferiore al 30%, e inoltre non possiede la capacità per



                                                       Med-51
   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58