Page 44 - Mediterraneo e dintorni - nr 1 -2020
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CULTURA/CULTURE
la bella e la bestia, la storia vera
Dalla corte di Parigi a quella di Parma
di lory Cocconcelli
edro e Catherine Gon-
zales, ai quali si ispirò la
celebre fiaba de la Bella
Pe la Bestia, vissero tra il
XVI e il XVII secolo. Della loro
vita molto è stato scritto. Talvolta
in modo impreciso, quando fon-
ti e riferimenti storici sono stati
ignorati pur di conferire un’at-
mosfera romanzata e un lieto
fine ad una storia singolare che
proprio fiabesca non fu.
C’era una volta… la Bestia. Alla
fine del XVI secolo, l’Arcipelago
delle Canarie fu sottomesso agli
spagnoli che sterminarono gli
indigeni e deportarono i soprav- la bella e la bestia
vissuti, riducendoli in schiavitù.
Tra questi, un ragazzino guanci Fu semplicemente il “Selvaggio”
- un indigeno aborigeno dell’iso- o il “Peloso”, non del tutto libero
la di Tenerife - al quale fu dato il ma caro al re - con le dovute con-
nome di Pedro Gonzales. Pedro siderazioni per il contesto dell’e-
discendeva da una famiglia di poca. Lo dimostra il fatto che alla
nobili locali; per tale ragione, in morte di Enrico II (nel 1559), ver-
Europa gli fu concesso il diritto so il quale nutrì sempre un debi-
di fregiarsi del titolo di Don. Ma to di riconoscenza, Pedro rimase
non era il titolo a contraddistin- alla corte del figlio Francesco II.
guere il ragazzo, quanto piut- A Parigi, intorno al 1573, si sposò
tosto la malattia singolare dalla ed ebbe vari figli. La prima fu
quale era afflitto, classificata in Madeleine, alla quale seguirono
seguito come ipertricosi, che lo Henri, Françoise e Antonietta.
voleva interamente ricoperto Tutti “selvaggi”. Presso il Du-
di peli ad eccezione della bocca cato di Parma, dove la famiglia
e delle palme delle mani. Assi- Gonzales si trasferì in seguito,
milato a una creatura per metà Antonietta Gonzales venne alla luce Orazio, anch’egli
umana e per metà animale, fu scrivere la lingua latina e quella peloso.
dato in dono a colui che sarebbe francese, a tirare di spada, spa- C’era una volta… la Bella. La
diventato il re di Francia, Enrico done e picca, e a cavalcare. Pedro moglie di Don Pedro si chiamava
II di Valois, e alla consorte Cate- divenne un nobile perfetto, o Catherine, un’avvenente ragaz-
rina de’ Medici. Poiché all’epoca quasi, istruito e raffinato. Gli fu za di origini modeste, al servizio
le corti europee competevano tra affidata una rendita per sovveni- della regina. Diciotto anni lei,
loro nella collezione di animali re alle sue occorrenze e la carica circa trentasette il novello sposo.
esotici, quel ragazzino di appena di sommelier de panneterie-bou- Per Caterina de’ Medici, che ave-
dieci anni rappresentava un ele- che (portare il pane ai dignitari va l’abitudine di combinare ma-
mento di prestigio tra belve fe- durante i pasti). Sebbene fosse trimoni, non fu facile pianificare
roci e pappagalli variopinti. Era arrivato a corte come una sorta quello del Selvaggio. Secondo
il 1547. Dopo che fu incoronato, d’attrazione, non fu mai consi- la leggenda, Catherine ebbe un
Enrico II fece educare il piccolo derato mero oggetto di trastullo mancamento quando le comu-
peloso, che imparò a leggere e a al pari di nani, buffoni e storpi. nicarono a chi avevano deciso di
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