*di Apollonia Nanni*
Tante le sfumature di rosa per descrivere l’universo femminile. Tante le pennellate, gli stili, i tempi, le emozioni, le parole d’ordine, le prospettive per parlare di un mondo complesso e prezioso come quello delle donne. Scegliamo di raccontarlo da un punto di vista, fra i tanti, molto singolare: quello dell’arte moderna e contemporanea, catturata per noi da un’artista, la nostra Apollonia Nanni, e trasferita su tela attraverso una serie inedita di “Ritratte”: il gioco di parole è voluto, “perché il volto è lo specchio dell’anima”. Raccontiamo una donna sensibile, impegnata, creativa, potente, espressiva. Un racconto che vuole essere anche un omaggio alla donna, sempre, non soltanto l’8 marzo, e per questo le “Ritratte” selezionate per voi sono convenzionalmente 12: una per ogni mese dell’anno.
CECILIA ALEMANI
E’ una curatrice e direttrice artistica italiana che vive a New York. Prima donna italiana a dirigere il Padiglione Italia alla Biennale di Venezia nella imminente 59ma edizione. Riveste un ruolo fondamentale sullo scenario artistico internazionale contemporaneo. Assieme al marito Massimiliano Gioni, noto curatore e critico d’arte, è ritenuta la coppia più influente nel campo dell’arte a livello mondiale. Mediterraneo e dintorni pubblicherà un’intervista a Cecilia Alemani nel mese di aprile, proprio in coincidenza con l’inaugurazione della Biennale di Venezia 2022.
ZAHA HADID
E’ stata un’architetta e design irachena di fama internazionale, considerata la più importante rappresentante, in età contemporanea, dell’architettura declinata al femminile. Inconfondibile nel suo stile, ha realizzato fantasmagoriche architetture inedite e in ogni parte del mondo. E’ stata una delle capofila e massime esponenti della corrente decostruttivista. Prima donna a vincere il Pritzker Prize nel 2004. “Ridurre l’architettura ai suoi elementi essenziali, puri” il principio ispiratore delle sue imprevedibili asimmetrie.
YAYOI KUSAMA
“La regina dei pois”, i celebri pallini con cui ha riempito i salotti e le strade di New York cospargendone il mondo. Artista giapponese ha realizzato installazioni tridimensionali, performance di body painting e dipinti astratti. Ribelle al sistema, rivoluzionaria, vive, per libera scelta, da oltre cinquant’anni in un istituto psichiatrico, da cui ogni mattina, col suo parruccone rosso, questa “ragazza” di 92 anni esce e si dirige nel suo studio, dove inizia a solcare superfici di vario genere ripetendo ossessivamente i suoi colorati pallini. Proprio questi l’hanno resa una fra le artiste più quotate a livello internazionale e più influente degli ultimi anni.
LIA RUMMA
Mercante, collezionista, gallerista di fama mondiale. Decana nel campo dell’arte contemporanea internazionale, fra le cinque donne più potenti del settore. “Sono una donna vitale e determinata, ma non sempre ho retto alla pressione degli eventi”. L’incontro determinante della sua vita con Marcello Rumma, “felici coincidenze”, collezionista appassionato d’arte. Insieme danno vita, negli anni, a mirabolanti e unici avvenimenti artistici che segneranno la storia dell’arte italiana e internazionale.
PALMA BUCARELLI
La signora dell’arte moderna. “Io volevo diventare Caterina di Russia”. Critica d’arte, storica dell’arte, museologa italiana, una delle figure più influenti del settore del XX secolo, creatrice e ideatrice della GNAM (Galleria d’arte Moderna e Contemporanea di Roma), la prima donna a dirigere un museo pubblico in Italia, cui ha legato il suo nome per oltre 30 anni. Geniale. A lei si deve il merito di avere reso famosi molti artisti come Burri e Piero Manzoni. Oggi se conosciamo artisti come Pistoletto, Kounellis, lo dobbiamo alla sua sagacia. “Palma e sangue freddo” il suo motto!
MARIA LAI
Maria Lai, la prima, autentica pioniera della Fiber Art in Italia sin dagli anni Sessanta. Famoso il Museo Fondazione Stazione dell’Arte, uno spazio espositivo che raccoglie le sue migliori opere. L’arte come placebo alle sue ferite, ai tanti travagli interiori, intrecciati nei sublimi filati per esorcizzare il mal di vivere, intervenendo sulla materia attraverso gli oggetti ansiosi Ready-Made del telaio e della magia del suo utilizzo. I suoi immaginifici “giochi” come amava definirli, rimarranno immortali.
LEA VERGINE
Critica d’arte e curatrice italiana, partenopea, autrice di numerosi saggi sull’arte contemporanea e organizzatrice di numerose mostre. Il suo ultimo libro, scritto prima della sua scomparsa, “L’arte non è faccenda di persone perbene”, è uno spaccato sulla sua vita familiare turbolenta e la caparbietà di questa “ragazza” del 1936 desiderosa di affermarsi nel mondo dell’arte. Sposata con il noto designer Enzo Mari, si trasferì a Milano dove diede vita a numerosi progetti avveniristici. “Senza alterigia, non ho però mai finto modestia: chi affronta qualcosa di enigmatico come l’Arte non può permettersi di essere modesto. Ma neanche può permettersi di non essere umile”!
FRIDA KALO
Una delle artiste più mainstream degli ultimi anni perché, oltre al suo talento di pittrice, è stata trasformata in un’icona femminista. Nonostante i gravi problemi di salute che l’hanno tormentata per quasi una vita, ha dato sfogo ad essi vivendo l’arte come una cura. Il suo grande e tormentato amore Diego Rivera, anch’egli pittore, ha scritto: “Ho capito troppo tardi che la parte più bella della mia vita era il mio amore per lei”. Esaustivo il libro “Lettere appassionate” da cui si può evincere l’amore tra i due artisti, e quello di lei per l’arte e per la vita, nonostante tutto.
PATRIZIA SANDRETTO RE REBAUDENGO.
E’ tra i principali protagonisti sulla scena artistica contemporanea italiana e internazionale, fra le cinque donne più influenti al mondo nel campo dell’arte. Mecenate, collezionista, gallerista. Alto collezionismo, produzione di qualità puntando sui giovani artisti e credendo nelle loro potenzialità, uno fra i tanti: Maurizio Cattelan, oggi fra i più quotati a livello mondiale. Nel 1995 nelle sale di Palazzo Re Rebaudengo, residenza settecentesca di famiglia tra le colline piemontesi, inizia ad infoltirsi la sua collezione. Nel 2002 prende forma la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo: uno spazio di 3500 metri quadrati nella città di Torino, interamente dedicati all’arte, alla ricerca, alla creatività, centro di livello internazionale, per lo studio, la sperimentazione e il confronto di artisti, critici, curatori e collezionisti di tutto il mondo.
LOUISE BOURGEOIS
La solitaria, l’indomabile ribelle. La sua arte ha attraversato un secolo intero. Passione, timore, volontà, determinazione, temperamento e temperatura stilistica, hanno fatto di lei, pittrice e scultrice, una fra le maggiori Artiste del nostro tempo. Nel 1982, il MOMA di New York le dedica una grande retrospettiva. Privilegio assoluto riservato a una donna per la prima volta. Aveva 71 anni e fino ad allora aveva solo lavorato, dedita in condizioni sacerdotali alla sua arte della quale ha fatto la sua ragion d’essere! La sua una fede totale, assoluta, incrollabile nella centralità dell’opera d’arte. Famose le sue monumentali sculture raffiguranti un ragno.
PEGGY GUGGENHEIM
La signora dai “Mille Quadri”, una vita da visionaria, innamorata folle dell’arte, cosmopolita mecenate che ben ha incarnato il mito della miliardaria americana. Nipote di Salomon R. Guggenheim, proprietario e fondatore nel 1937 dell’omonimo Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di New York, fra i più importanti al mondo. Genio e follia creativa caratterizzano la facoltosa famiglia. Peggy, diverrà una delle più forti sostenitrici dell’avanguardia europea. Pollock è famoso nel mondo grazie al suo acume e alla sua perspicacia nel procacciare e riconoscere “l’artista”. Il sogno di creare un museo di arte contemporanea lo esaudì in una delle città più belle e famose al mondo: Venezia! Il Peggy Guggenheim, scrigno di vita e storia della sua creatrice.
MARINA ABRAMOVIC
Una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea, con le sue inedite creazioni ha rivoluzionato l’idea di performance mettendo alla prova il proprio corpo, i suoi limiti e le sue potenzialità di espressione. Artista della Performance Art, protagonista di mostre, riconoscimenti prestigiosi e tournèe in tutti i musei e capitali europei. Nel 2023 le sarà dedicata una grande retrospettiva, After Life, alla Royal Academy of Arts di Londra, pronta a rendere Marina Abramovic, la prima artista donna a occupare l’intero spazio della galleria con l’opera d’arte di una vita, in 250 anni di storia dell’istituzione. Un nuovo traguardo, per l’artista bosniaca, audace e determinata, di cui vi racconteremo presto.
Ritengo il ritratto “il volto dell’anima”, in ognuno di queste “Ritratte” ho cercato di cogliere il loro essere, la loro arte! L’artista un indagatore che estrapola l’essere del soggetto al di là di ogni comune apparenza, e lo immortala per l’eternità! La mia, una affinità di pensiero nella scelta di ritrarle. La storia dell’arte è fatta anche da donne!