*di Maria Gabriella Cavallo e Maria Giovanna Politano*
Se siete un’azienda e state leggendo questa rubrica siete nel posto giusto al momento giusto.
E’ questo infatti il tempo di applicare il Modello 231 alla vostra realtà, adeguando il quadro normativo alle vostre specifiche esigenze. Esso nasce per permettere alle aziende, che siano PMI o grandi aziende, che si occupino di Cultura, Sanità, Formazione o altro, di tutelarsi da illeciti.
Di che cosa si tratta precisamente? Il Modello Organizzativo 231 è stato pensato e introdotto dal legislatore quale sistema di gestione aziendale che individua le procedure operative che l’azienda sviluppa per ridurre il rischio che apicali e sottoposti commettano reati a vantaggio o interesse della società, previsto e disciplinato dal D.lgs n. 231/2001.
Per la prima volta nel nostro ordinamento, con l’introduzione del D.lgs 231/2001, il legislatore ha introdotto la previsione di una responsabilità personale e diretta dell’ente collettivo (intendendosi come tali sia gli enti forniti di personalità giuridica, sia le società e associazioni anche prive di personalità giuridica) per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato (reati-presupposto elencati espressamente) da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitano, anche di fatto, la gestione e il controllo dello stesso; nonché da persone ad esse sottoposte, che abbiano agito nell’interesse o a vantaggio dell’ente.
Il legislatore ha previsto l’esclusione specifica, pertanto, della responsabilità amministrativa dipendente da reato per gli Enti pubblici territoriali (es. Stato, Provincie, Regioni), Enti che svolgono funzioni di rilievo costituzionale (es. Partiti Politici, Sindacati, Corte Costituzionale). Attraverso l’adozione di un Modello 231 idoneo ed efficacemente attuato gli enti possono cautelarsi da tale responsabilità (che prevede una serie di pene non solo pecuniarie, ma anche interdittive molto gravi e dannose per l’impresa) adottando e facendo rispettare un Modello Organizzativo, di gestione e controllo.
Quali vantaggi comporta l’adozione del Modello 231? Prima di tutto quello di adempiere pienamente alle prescrizioni del nuovo 2° comma dell’art. 2086 Codice Civile, il quale prescrive che: “l’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale, nonché di attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale”.
Per certi versi “rivoluzionario” potremmo definire il nuovo 2° comma dell’articolo 2086 del Codice Civile, perché impone a qualsiasi Imprenditore un preciso e fondamentale dovere primario: dotare la propria azienda di un assetto organizzativo e amministrativo adeguato; il che non equivale a “gestire l’azienda secondo il proprio modo di operare” ma dotarla di: una chiara identificazione dei ruoli e delle responsabilità (chi fa cosa), oggettive procedure (come) e chiare deleghe formali (perché).
Il Modello 231 non è obbligatorio, ma è a tutti gli effetti necessario e offre all’azienda che decide di adottarlo una serie di vantaggi, fra cui:
– Prevenire commissione di reati-presupposto
– Motivo di esonero o mitigazione da sanzioni pecuniarie e interdittive previste dal D.lgs 231/2001, la cui applicazione comporterebbe non solo un grave danno economico, ma anche un inevitabile danno all’immagine e paralisi aziendale
– Garanzia di affidabilità nelle relazioni con partner commerciali
– Ottenere la riduzione del premio assicurativo INAIL
– Ottenere il rating di legalità che consente di avere un più agevole accesso a finanziamenti pubblici e al credito bancario
– Partecipare a gare di appalto pubbliche dove l’adozione del Modello 231 è considerata conditio sine qua non
– Evitare il formarsi di pratiche corruttive all’interno della struttura aziendale.
Ve ne sono di ulteriori, e questa rubrica ci consentirà di approfondire questo e altri aspetti. Per il momento è bene sottolineare che una azienda che implementa il Modello 231 è certamente lungimirante nel differenziarsi sul mercato.