*di Nadia Christina Tappen*
Cultura del Cibo o Cibo della Cultura? Questa ricetta racconta come un mito culinario dello Stretto di Messina sposa una tradizione pastorale della Barbargia.
Ingredienti per 2 persone:
- 9 Costardelle
- 500 g di bietola rossa
- Miele di Eucalipto q.b.
- 20 g di Uva Sultanina
- 30 g di arachidi tostati e sbucciati
- 1 – 2 dischi o rettangoli di pane Carasau
- Salsa di peperoncino piccante q.b.
- Qualche spicchio d’aglio
- Olio Extravergine q.b.
- Sale q.b.
Procedimento:
Per prima cosa si prepara il pane Guttiau partendo dal pane Carasau. Ritagliare dei quadrati di 10 cm e spennelarli con dell’olio extravergine da entrambi i lati. Sistemare i quadrati di pane su di una placca rivestita da carta forno, salare ed infornare in forno preriscaldato a 200 ° C per circa 10 minuti. Togliere dal forno il pane diventato “Guttiau” e lasciar raffreddare. Nel frattempo, pulire e tagliare la bietola a pezzetti e bollirla in acqua salata per 10 – 15 minuti. Scolare e lasciar intiepidire.
Dopo aver messo a mollo in acqua calda l’uva sultanina, riscaldare una padella con un filo d’olio previamente aromatizzato con uno spicchio d’aglio. Aggiungere l’uva sultanina già sgocciolata e successivamente la bietola. Saltare per pochi minuti la verdura, mescolarci dentro le arachidi tostate e mettere da parte. Pulire, eviscerare e sfilettare le Costardelle. Sistemare i filetti con la “pelle” rivolta verso l’alto in una pirofila, cospargere con un filo d’olio, salare ed infornare per 12 minuti a 200 ° C.
Una volta tolte dal forno si tagliano i filetti a metà. Ora iniziare il montaggio delle Millefoglie: adagiare un quadrato di Guttiau nel centro di un piatto piano e cospargere con della bietola, sulla quale sistemare tre metà di filetti. Mettere un’alta sfoglia quadrata con sopra della bietola ed infine 3 metà di filetti. Ripetere un’ultima volta l’operazione con il terzo strato lasciando le Costardelle a vista. Accompagnare con della salsa di peperoncino piccante.