di Emilio Tripodi*
Sorgerà nel deserto del Cile e sarà operativo nel 2029 Magellano, il nuovo gigantesco telescopio. L’azienda bresciana Camozzi coinvolta nella realizzazione
È un telescopio terrestre di nuova generazione che promette di rivoluzionare la nostra comprensione e la nostra visione dell’universo. Il GMT (Giant Magellan Telescope) è pensato per favorire scoperte rivoluzionarie nell’ambito della cosmologia, dello studio dei buchi neri, dell’energia oscura e della ricerca della vita oltre il nostro sistema solare. Lo specchio primario del telescopio combina sette segmenti circolari di 8,4 metri di diametro per formare un’apertura di 24,5 metri di diametro. Il GMT avrà una definizione visiva dieci volte superiore a quella dei maggiori telescopi odierni (fra cui l’Hubble Space Telescope della NASA).
Questa innovativa struttura sarà collocata all’Osservatorio Las Campanas presso il deserto di Atacama in Cile. Si tratta di un progetto portato avanti e curato da un illustre consorzio internazionale, costituito da dodici università ed istituti scientifici, finanziato da istituzioni partner, governi e donatori privati. A realizzare questa imponente opera di ingegneria, per il tramite della sua controllata Ingersoll Machine Tolls, sarà il Gruppo Camozzi, azienda bresciana, che ha siglato un accordo con GMTO Corporation.
Il Giant Magellan Telescope è un osservatorio di ultima generazione pensato per raggiungere le frontiere dell’astronomia: rivoluzionerà la comprensione e la visione dell’universo e incrementerà la ricerca cosmologica. Il GMT potrebbe, dunque, realizzare scoperte che cambierebbero per sempre la visione della nostra collocazione nell’Universo.
Ingersoll produrrà la colossale struttura di acciaio di precisione, pesante 1.300 tonnellate, la quale sosterrà e garantirà il movimento senza attriti della struttura ottica grazie ad una tecnologia idrostatica fornita dal Gruppo Camozzi, riconosciuta a livello globale.
L’investimento, pari a 135 milioni di dollari, è il più grande realizzato fino ad oggi da GMTO. La realizzazione – che richiederà nove anni di lavoro di team interdisciplinare formato da ingegneri, designer, lavoratori di metalli e macchinisti – sarà svolta assieme alla tedesca MT Mechatronics. La struttura sarà consegnata in Cile alla fine del 2025 e dovrebbe essere pronta per il posizionamento degli specchi nel 2028, per poi iniziare ad operare nel 2029.
«Abbiamo scelto Ingersoll Machines Tools e MT Mechatronics per la loro la grande specializzazione nella produzione di complesse strutture di precisione e nell’eccellenza dimostrata nella realizzazione qualitativa e temporale, dopo due anni di competizione a livello globale», dichiara James Fanson, manager di progetto di GMTO.
La struttura del telescopio manterrà in posizione i sette specchi giganti del GMT: realizzati al Richard F. Caris Mirror Lab dell’Università di Arizona, sono i più grandi al mondo. La struttura del telescopio completa di specchi e di tutta la strumentazione peserà così 2.100 tonnellate e galleggerà su un film d’olio spesso solo 50 micron (2 millesimi di pollice), che ne garantirà il movimento senza attrito per compensare la rotazione terrestre e seguire i corpi celesti nel loro arco attraverso il cielo. Questa tecnologia idrostatica applicata a tali strutture fu brevettata vari anni fa dal NNSE, azienda del Gruppo Camozzi, riconosciuta a livello planetario proprio grazie a questa innovazione.
Con il suo design unico il GMT produrrà immagini che nella sezione infrarossa dello spettro saranno dieci volte più chiare rispetto a quelle del Hubble Space Telescope.
«Sarà un giorno speciale quando la struttura del GMT sarà completata e posizionata in Cile, in uno dei progetti più complessi e affascinati per la comunità scientifica mondiale», sostiene con giusto e motivato orgoglio Chip Storie, CEO di Ingersoll Machine Tools.
I PARTNER COINVOLTI:
Ente GMTO
L’Ente GMTO gestisce il progetto GMT per conto dei suoi fondatori internazionali:
Arizona State University, Astronomy Australia Ltd., The Australian National University, Carnegie Institution for Science, Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo, Harvard University, Korea Astronomy and Space Science Institute, Smithsonian Institution, Texas A&M University, The University of Arizona, The University of Chicago, e The University of Texas at Austin.
Gruppo Camozzi
Il Gruppo Camozzi, multinazionale italiana protagonista mondiale nella produzione di componenti e sistemi per l’automazione industriale presente anche nei settori delle macchine utensili speciali, delle macchine per la filatura e in numerosi altri processi di lavorazione delle materie prime. Il Gruppo crea innovazione continua per i suoi clienti grazie alla profonda conoscenza dell’applicazione diretta dei sistemi e processi più avanzati dello smart manufacturing (Industry 4.0). È presente in 75 Paesi nel mondo con 30 filiali, 2600 dipendenti, 5 divisioni e 18 siti produttivi. Nel 2018 ha realizzato un fatturato pari a 419 milioni di euro, di cui l’85% all’estero.
Ingersoll Machine Tools
Ingersoll Machine Tools (IMT), parte del Gruppo Camozzi, è un leader globale nello sviluppo di macchine utensili avanzate per l’industria aerospaziale, dei trasporti, dell’energia e dell’industria pesante. Insieme a Inns e Berardi compone la Divisione Machine Tools del Gruppo. Fin dalla sua istituzione nel 1891, Ingersoll ha rappresentato un nome di spicco nel settore delle fresatrici e nella produzione di macchine per la difesa e, più recentemente, nei settori aeronautico e aerospaziale. Ha sede a Rockford (Illinois, USA) e ha circa 200 dipendenti. Per l’industria aerospaziale, Ingersoll eccelle nella realizzazione di macchine per la produzione di componenti e di grandi strutture in titanio, alluminio ed altri metalli. Ingersoll ha aperto la strada alla tecnologia di produzione e posa automatica di fibra in composito, divenendo leader mondiale in questo mercato. Le competenze, le metodologie e le tecniche acquisite hanno permesso ad Ingersoll di entrare nel settore della stampa 3D.
MT Mechatronics
MT Mechatronics, con sede a Magonza (Germania), offre servizi globali come contractor principale per progettazione, sviluppo, integrazione di sistemi, messa in servizio, formazione e manutenzione per antenne di comunicazione e di esplorazione dello spazio profondo, telescopi radio e ottici, apparecchiature meccatroniche per istituti di ricerca, strutture di lancio per il programma spaziale europeo e grandi sistemi medicali per le terapie oncologiche di prossima generazione. MT Mechatronics è parte del Gruppo tedesco OHB.
* Responsabile della nostra redazione di Roma. Imprenditore e Temporary Manager; Social Media Manager; Consulenza strategica d’im- presa, sales & marketing; Venture Capital; De- legato Regionale Lazio “CETRI-Educational”; Membro del Comitato scientifico“Ambiente”.