Turismo, cultura del pesce e sostenibilità ambientale
di Domenico Letizia
È una delle città più romantiche d’Europa, perfetta per chi ama la fotografia e la diversificazione culturale, artistica e sociale. Ma anche per chi voglia coniugare relax, scoperta ed eco-sostenibilità, Lisbona è il luogo ideale da visitare per questo 2020. Una meta magnifica per una vacanza che possa far ritrovare pace e serenità con l’ambiente e il contesto urbano. Si consideri infatti che tra il 2017 e il 2021 saranno piantati più di 100.000 alberi, per la gioia di cittadini e turisti. Entro il 2021 Lisbona avrà 347 ettari di area verde in più rispetto al 2008 e il Comune si propone obiettivi ambiziosi per far vivere a cittadini e turisti ulteriori spazi verdi. Negli ultimi mesi visitare Lisbona può essere un modo per osservare una nuova idea di città, energeticamente efficiente e una pianificazione urbana sostenibile.
Essendo il Portogallo un membro dell’Unione Europea, gli italiani possono risiedervi e lavorare senza alcun permesso. I grandi monumenti dedicati ai protagonisti delle esplorazioni marinare, le eleganti piazze e vie commerciali del centro, magnifiche cattedrali, vicoli e scalinate, musei tematici, terrazze panoramiche, quartieri storici e zone moderne sono tappe d’obbligo per un turista desideroso di scoprire ogni angolo della capitale lusitana. Lo storico tram 28 è il mezzo più affascinante con il quale esplorare la città. Il suo percorso si snoda tra i quartieri più caratteristici (Baixa, Alfama, Barrio Alto e Graça) con i suoi vertiginosi saliscendi e la strettissima distanza che in alcuni punti separa la carrozza del tram dalle mura delle abitazioni. Tappa d’obbligo è Alfama, il caratteristico quartiere che custodisce l’anima antica di Lisbona nonché la zona della città a più alta concentrazione di locali. Romantico e affascinante, è un quartiere dal ritmo lento che va girato a piedi.
L’Alfama è caratterizzata delle numerose terrazze panoramiche che si affacciano sulla città e sul fiume, con la possibilità di concludere la giornata con un pasto in una taverna tipica. Con la nomina di Lisbona a capitale green d’Europa 2020, una tappa adatta per adulti e bambini è l’Oceanario, uno dei più grandi acquari al mondo dedicati alla tutela, alla conoscenza e alla scoperta dell’oceano, un luogo unico, dove si resta sbalorditi di fronte al meraviglioso spettacolo della vita marina e ai numerosi panel digitali. Squali, razze, lontre, pinguini, pesci pagliaccio, stelle marine, cavallucci marini, rane e migliaia di altre specie animali. L’Oceanario è l’attrazione più bella e affascinante del Parco delle Nazioni, il quartiere che rappresenta il polmone vitale della Lisbona moderna, dove si concentrano avveniristiche costruzioni, musei di scienza e tecnologia, aree pedonali, fontane, sculture, giochi d’acqua e spazi per eventi. D’altronde la storia di Lisbona è intimamente legata alla cultura del mare. Opportunità che è possibile ritrovare in tutta la città con alcuni punti vendita dedicati all’eccellenza culinaria della lavorazione del pesce.
Sono innumerevoli i punti vendita della “Comur”, uno dei maggiori riferimenti turistici e culinari dell’industria conserviera europea. I metodi di produzione incentrati su una lavorazione artigianale rendono tali conserve un pezzo unico di gastronomia, adatti anche per un regalo particolare. La versatilità e l’innovazione di questi prodotti hanno permesso alla città di incentrare parte della produzione sul pesce conservato. L’oro del Portogallo è la “sardina portoghese”, senza pelle e senza spine, in olio di oliva e con pezzi di oro alimentare, inscatolata in una confezione che rispetta la profonda nobilita di un prodotto artigianale. La produzione locale comprendere 24 diverse conserve, dalla sardina al merluzzo, dal polipo al baccalà, senza dimenticare le cozze, il salmone, i gamberi oppure le famose anguille in salsa di salamoia. Dal pesce al dolce in città è un attimo. Situata nel quartiere di Belém a Lisbona, la Pastéis de Belém è la pasticceria più antica della città, nonché la più buona. I Pastéis de Nata, ovvero i tortini tradizionali portoghesi, sono preparati seguendo la ricetta originale, che ovviamente è segretissima. Questa ricetta risale addirittura agli inizi del XIX secolo, e furono dei monaci a inventarla, dopo che il loro monastero venne chiuso. È una delle più popolari eccellenze della pasticceria lusitana, nonché uno dei simboli di Lisbona, al pari della famosa Torre di Belém. Quando la capitale portoghese divenne una meta turistica internazionale, la fama del pastel superò le frontiere del Paese ed oggi è possibile mangiarli sia in Europa sia negli Usa, sebbene gli originali restino sempre quelli di Belém.
Lisbona è una città di continue salite ma muoversi tra ristoranti, pasticcerie e monumenti non è per nulla difficile. L’amministrazione comunale sta puntando alla diffusione, lungo tutto il territorio della capitale, di una rete di trasporti sostenibile ed efficace. Nel corso del 2019 la società di trasporti pubblici Carris, fondata nel lontano 1872, ha visto la crescita dei propri passeggeri con 139 milioni di persone che hanno viaggiato con i mezzi pubblici. Ricordiamo che nell’ambito della mobilità e dei trasporti urbani sostenibili, Lisbona ha applicato diverse misure per limitare l’utilizzo dell’automobile, dando priorità alle biciclette e al trasporto urbano pubblico, realizzando più di 90 chilometri di pista ciclabile, mentre altri 60 sono in fase di realizzazione. Inoltre, circa 10.000 cittadini hanno aderito al servizio di bike sharing lanciato nel 2017; innumerevoli sono le biciclette elettriche diffuse lungo tutta la città e l’amministrazione lavora per stimolarne l’utilizzo anche nelle parti più periferiche della capitale. Anche questa rappresenta un’altra forma di turismo sostenibile che Lisbona vuole far conoscere al mondo. La città può contare su una delle reti più grandi al mondo di punti di ricarica per veicoli elettrici.
Turismo, conoscenza delle potenzialità e delle fragilità dell’oceano, dolci e cultura del pesce sono caratteristiche della vita e della scoperta turistica di Lisbona.