Gelosia: come gestirla?

di Bruno Pisani 

La gelosia è un sentimento di ingiustificato sospetto  e assillante controllo nei riguardi della persona amata. Viene perciò considerata come un atteggiamento deteriore, anche se qualcuno si compiace di essere l’oggetto di tale pretesa di possesso e controllo della propria vita.

Nei riguardi di coloro che amiamo, spesso viviamo la paura di perdere il primo posto nel loro cuore e di essere scalzati nelle preferenze da reali o presunti rivali. Più siamo insicuri, più dubitiamo della nostra capacità di tenere “sotto controllo” la persona cui abbiamo affidato il compito di renderci felici. La gelosia può avere gravi ripercussioni sul nostro equilibrio psicofisico e può indurci ad atti auto ed etero lesivi. Questo atteggiamento denota l’incapacità di rispettare l’autonomia della persona amata e di costruire con lei un rapporto di fiducia. Da qui sotterfugi, slealtà e menzogne per sfuggire al controllo avvilente di un partner esasperato più dalla propria insicurezza che da reali episodi di infedeltà.

Tuttavia esiste un’altra faccia della “medaglia gelosia” ed è rappresentata dall’attitudine alla cura  di qualcuno o qualcosa che ai nostri occhi ha un valore prezioso. Esiste perciò la gelosia in dimensioni gestibili, intesa non come amore egoistico e privo di fiducia ma propensione alla cura della persona con cui vogliamo condividere aspirazioni, desideri e progetti. Quando la gelosia è sana e non eccede nelle sue manifestazioni, serve a tenere unita la coppia e a mantenere viva la scintilla della passione.

Se però l’altro diventa l’unico motivo della nostra esistenza, la presenza a cui ci aggrappiamo per rimanere in piedi, il timore di perderlo genera ansia ed apprensione costante con necessità di mettere in atto meccanismi di controllo.

Impariamo a stimarci e a volerci bene per riuscire a rispettare l’autonomia e le decisioni della persona amata. Convinciamoci che l’altro non può essere  il nostro TUTTO, ma una persona che può deluderci venendo meno agli impegni presi. Se dovesse succedere è perché fa parte della vita. Ma dopo si ricomincerebbe.

Si ricomincia sempre.

 

 

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