Grande quanto una scatola di scarpe, pesante oltre un chilo: cos’è? Si stratta del dispositivo cellulare firmato Motorola, il DynaTac, col quale fu possibile, 45 anni fa, effettuare la prima telefonata “senza fili”.
New York, 3 Aprile 1973: una data storica, non solo per quello che avrebbe significato nell’ambito delle telecomunicazioni, ma anche per Motorola, che così risolve la sua rivalità, iniziata nel ’47, con la Bells Lab. La telefonata fu fatta dall’ingegnere americano Martin Cooper a Joel Engel, ricercatore della sopracitata BL: “Noi della Motorola ce l’abbiamo fatta, la telefonia cellulare è una realtà”, queste le parole di Cooper.
Il DynaTac (Dynamic Adaptive Total Area Coverage) fu un autentico miracolo tecnologico, che avrebbe dato inizio a una nuova era fatta di studi, ricerche e sperimentazioni tali da portare ai giorni nostri smartphone leggeri, ultrasottili, e ultra tecnologici (stravolgendo letteralmente le nostre vite). All’epoca, il DynaTac, oltre a peso e dimensioni mastodontiche, era privo di display e con un tempo di ricarica di ben 10 ore per ottenere appena 35 minuti di autonomia operativa – un problema, quello della durata della batteria, ancora attuale nei telefoni di oggi.
Il successore del prototipo di Cooper è il DynaTac 8000X, venduto a 3995 dollari di allora, e che corrispondono a 9322 dollari attuali (ovvero, 7586 euro): una cifra esorbitante che, a confronto, un IPhone figura come roba low cost. Ma prima che i dispositivi cellulari fossero alla portata di tutti, ci vollero almeno 17 anni dopo quella famosa telefonata: infatti, bisognerà attendere gli anni 80 per l’assegnazione delle prime frequenze, grazie a cui il bacino di utenza iniziò a ingrandirsi e ad aprirsi all’invenzione. Da allora, il cellulare visse una forte e costante impennata verso il successo, creando un mercato grande e imponente, che inizia, però, ad accusare i primi segnali di saturazione.
Riguardo a Martin Cooper, classe 1928, è ancora oggi operativo, e alla sua veneranda età (93 anni) continua ad interessarsi di tecnologia, e possiede il proprio profilo personale su Twitter, @MartyMobile.