di Matteo Talarico e Nicolette Marzavila, architetti
L’emergenza da Covid-19 ha messo in discussione gli spazi in cui viviamo. CUBE-19 è un nuovo modo di reinterpretare la vita in spiaggia mettendo in prima linea la sicurezza dei clienti ed offrendo una soluzione economicamente più vantaggiosa per i concessionari delle spiagge.
CUBE-19 è stato progettato per rendere sicura l’esperienza in spiaggia. Il fruitore sarà accompagnato al proprio cubo, appositamente numerato e igienizzato, dagli operatori balneari. L’ingresso, l’uscita e la fruizione dell’ arenile sono organizzati secondo percorsi orizzontali e verticali. La circolazione verticale (ingresso ed uscita) è regolata attraverso passerelle a senso unico di percorrenza larghe 1,5 m. Ad essa si affianca la circolazione orizzontale ampia 3 metri e suddivisa tramite mitigatori leggeri secondo due sensi opposti.
Gli accessi alle singole unità vengono disposti secondo una composizione sfalsata per garantire ulteriormente la sicurezza dei fruitori ed evitare assembramenti.
Ogni modulo è numerato, permettendo un intuitivo riconoscimento del proprio cubo, che ospita un dispositivo igienizzante. L’organizzazione spaziale delle pareti protettive favorisce il distanziamento sociale garantendo allo stesso tempo piena libertà ad adulti e bambini di poter godere del sole.
Per realizzare la struttura, i proprietari degli stabilimenti balneari avranno il vantaggio di poter auto-costruire i moduli in breve tempo grazie all’ottimizzazione della tecnica costruttiva ed ai costi contenuti. Ogni isola, costituita da 8 moduli, ha un costo di realizzazione inferiore a 1.000 euro.
Parole chiave della proposta sono: sostenibilità (attraverso l’impiego di materiali naturali facilmente reperibili in loco); facile costruzione; prezzo contenuto.
CUBE-19 è stato già donato al Comune di Soverato, località turistica della costa jonica catanzarese, ed è rivolto sia agli operatori balneari che alle spiagge libere. Una proposta certamente originale dettata e sollecitata da una situazione contingente, nostro malgrado, inaspettata e non gradita.