a cura della redazione
Il marchio con l’Aquila ad ali spiegate si deve alla tragica scomparsa del socio Giovanni Ravelli, aviatore, tragicamente deceduto durante un volo di collaudo
Compie 100 anni la più amata azienda motociclistica italiana nel mondo. Il noto marchio Moto Guzzi è nato infatti il 21 marzo 1921 a Genova, quando nello studio del notaio Paolo Cassanello in Corso Aurelio Saffi, veniva costituita la “Società Anonima Moto Guzzi”. Sul suo “atto di nascita” c’era scritto: “Fabbricazione e vendita di motociclette e ogni altra attività attinente, o collegata all’industria metalmeccanica”. Soci dell’impresa a quel tempo erano Emanuele Vittorio Parodi, noto armatore genovese, il figlio Giorgio e l’amico Carlo Guzzi, suo ex commilitone nella Regia Aviazione, insieme all’amico Giovanni Ravelli, aviatore come lo stesso Parodi, tragicamente deceduto l’11 agosto 1919 durante un volo di collaudo. L’evento sconvolse l’entusiasta gruppo di amici che decisero di dedicare alla sua memoria il logo di Moto Guzzi, con l’introduzione dell’Aquila ad ali spiegate che ancora oggi vola su due ruote per le strade di tutto il mondo.
Primo costruttore mondiale, nel 1950 Moto Guzzi realizza a Mandello del Lario un’avveniristica galleria del vento
Da quel giorno di marzo ebbe inizio una lunga e appassionante scalata imprenditoriale, capace di costruire attorno a sé un che Club che conta oggi oltre 25.000. Tanti sono i soci di Moto Club di marca nel mondo, guidati dagli USA con 52 Club, e sul web sono più di 70 i siti dedicati a Moto Guzzi. A riprova dell’amore che lega tutti i possessori di una Moto Guzzi, la grande comunità di Guzzisti festeggerà nel settembre 2021 il centenario con un appuntamento imperdibile ed un’edizione davvero speciale di GMG (Giornate Mondiali Moto Guzzi) a Mandello del Lario, Covid permettendo.
La prima motocicletta che vide la luce fu la mitica Normale, con 8 CV di potenza, alla quale seguirono modelli di successo, come: la Guzzi G.T. del 1928, soprannominata “Norge” per il raid al Circolo Polare Artico, e l’Airone 250 (1939), per oltre 15 anni la “media cilindrata” più diffusa in Italia. Molto presto iniziarono ad arrivare anche le vittorie sportive: la prima è nella prestigiosa Targa Florio nel 1921, che inaugura una serie notevole di successi. Nel ricchissimo palmarès Moto Guzzi, al momento del ritiro dalle competizioni, nel 1957, figureranno tra l’altro ben 14 Titoli Mondiali Velocità e 11 Tourist Trophy. Nel dopoguerra nacquero modelli come il Guzzino 65, noto come Cardellino, per oltre dieci anni la moto più venduta in Europa. In seguito giungono il leggendario Galletto (1950) e la Lodola 175 (1956). Primo costruttore mondiale, nel 1950 Moto Guzzi realizza a Mandello del Lario un’avveniristica galleria del vento. La Squadra Corse è un team geniale, in cui lavorano tecnici come Umberto Todero ed Enrico Cantoni, e un progettista che ben presto entrerà nel mito: il milanese Giulio Cesare Carcano, padre della Guzzi Otto Cilindri con i suoi 285 km/h di velocità massima.
Alla fine degli anni ‘60 Moto Guzzi dà vita al motore bicilindrico a V di 90°, un propulsore destinato a diventare il simbolo stesso della Moto Guzzi. Su questa base nasceranno modelli come la Guzzi V7, la V7 Special e un altro mito, la Guzzi V7 Sport. Il glorioso bicilindrico viene declinato anche in cilindrate più piccole con le V35 e V50. Gran Turismo per eccellenza nella massima cilindrata è la Moto Guzzi California, dedicata al mercato statunitense, insieme agli altri allestimenti Ambassador ed Eldorado. L’eredità sportiva è invece raccolta ed esaltata da modelli come la Le Mans, la Daytona, la Centauro e la Sport 1100.
La prima motocicletta che vide la luce per Moto Guzzi fu la mitica Normale, con 8 CV di potenza
Un passaggio importante avviene nel 2004: Moto Guzzi entra a far parte del Gruppo Piaggio di Roberto Colaninno, leader europeo nei veicoli motorizzati a due ruote e tra i principali costruttori mondiali del settore. Ed è nel segno del rilancio che, nel marzo 2005, viene presentata Breva 1100, una nuova proposta italiana di successo nel segmento delle naked. Nel settembre dello stesso anno desta grande clamore il lancio di Griso 1100, una moto che nasce all’insegna di scelte tecniche e stilistiche uniche.
Nel maggio 2006, con Norge 1200, Guzzi torna al granturismo per divorare chilometri nel comfort totale, grazie alle dotazioni senza compromessi. Norge fa breccia nel cuore dei 14 giornalisti internazionali che nel luglio 2006 la portano fino a Capo Nord, 4.429 km sulla via tracciata dall’antenata dell’ingegnere Giuseppe Guzzi, la G.T. 500, nel 1928. L’associazionismo Guzzi, guidato dal Moto Guzzi Club, è sviluppatissimo e registra una fedeltà senza eguali.
Per il 2007 la casa di Mandello si dimostra più vitale che mai. Già a fine 2006, in occasione della 64° edizione di EICMA Salone di Milano, Moto Guzzi presenta la Griso 8V, evoluzione dell’affascinante “nuda” lariana, e la Bellagio. A febbraio del 2007, in occasione della convention mondiale dei dealer del Gruppo Piaggio svoltasi a Berlino, viene svelata l’esistenza di un nuovo progetto Moto Guzzi, una grande enduro stradale dal nome evocativo: Stelvio. Nella cornice del Lago di Como, Moto Guzzi dimostra una volta di più di saper mantenere le promesse con l’arrivo della Bellagio e della potente Griso 1200 8V. Ma il 2007 è anche l’anno delle Giornate Mondiali Moto Guzzi, nobilitate dalla presenza di un divo del cinema, l’attore Ewan Mc Gregor, giunto a Mandello del Lario per ritirare la sua California Vintage di colore bianco acquistata qualche mese prima in occasione delle riprese del road movie Long Way Down girate all’interno dello stabilimento lariano.
Significativa, sotto il profilo qualitativo, la vittoria di una commessa per la fornitura di 35 Moto Guzzi Norge GT in uso alla polizia di Berlino che si uniscono alle 20 Moto Guzzi California Vintage destinate al corpo speciale dei Corazzieri consegnate nello stesso anno. Ricco di proposte anche il 2009, che fra l’altro – in occasione del 67° Salone Internazionale del Motociclo di Milano – vede Moto Guzzi conquistare la ribalta mondiale presentando tre avveniristici prototipi progettati da Miguel Galluzzi e Pierre Terblanche: V12LM, V12 Strada e V12 X che valgono l’immediato riconoscimento da parte della Motorcycle Design Association Award (associazione di design che vanta 165 membri distribuiti in quattro continenti) del premio per il miglior design motociclistico.
A fine 2009 viene anche annunciato dal Gruppo Piaggio un importantissimo programma di investimenti che coinvolge non solo lo sviluppo delle future gamme prodotto di Moto Guzzi, ma anche il sito produttivo di Mandello del Lario. Per festeggiare i novant’anni una gradita sorpresa: un’inedita Moto Guzzi California svelata nel corso del dealer meeting internazionale del Gruppo Piaggio. Nel frattempo da Miami giungono le prime immagini della California 1400, moto per fascino e contenuti destinata a segnare una svolta nella storia della produzione Moto Guzzi. Addirittura prima della sua presentazione, al salone moto di Milano EICMA 2012, la nuova Moto Guzzi California 1400 ha calamitato l’attenzione degli appassionati di moto in tutto il mondo, e per questo è famosa come la moto dei primati: stile raffinato, avanguardia tecnologica ed eccezionali doti dinamiche nelle due versioni Touring e Custom. Costruite a mano nello stabilimento di Mandello del Lario, nella celebre sede di via Parodi 57, dove le Moto Guzzi nascono ininterrottamente dal 1921, le California 1400 si distinguono per la cura artigianale con la quale ogni singolo componente è assemblato. Auguri a Moto Guzzi e… cento ancora di questi giorni!