*di Bruno Pisani*
Sempre più sentita è l’esigenza di una sinergia attiva e fattiva tra scuola e famiglia, fondata sulla condivisione dei valori e su una forte collaborazione delle parti, nel reciproco rispetto delle competenze. Essa è riconosciuta come un punto di forza necessario per dare ai ragazzi la più alta opportunità di sviluppo armonico e sereno, ed è parte del concetto, sempre più diffuso, che l’educazione e l’istruzione sono anzitutto delle continuità, che vanno costruite, riconosciute e sostenute.
Il compito della scuola è formare giovani ricchi di conoscenze, giovani liberi e responsabili, ma tutto ciò deve essere supportato da una fattiva collaborazione con le famiglie. Sappiamo inoltre, che realizzando un partenariato scuola-famiglia, abbiamo maggiori possibilità di contrastare l’abbandono, l’apatia e il disinteresse per la scuola. Essa deve rafforzare i canali di comunicazione interpersonali e, con la famiglia, deve saper ascoltare i giovani, saperli guidare e motivare promuovendo una cultura capace di proporre valori positivi.
Tenuto conto, inoltre, che una delle emergenze della società attuale è fornire ai ragazzi una guida nell’interpretazione e comprensione dei messaggi dei media, la costruzione di una sinergia scuola-famiglia diventa imprescindibile. Le famiglie sono spesso disorientate di fronte alle richieste dei ragazzi e spesso si auto-attribuiscono le colpe delle loro azioni. Gli adulti devono vigilare sui propri figli affinché adottino comportamenti consoni e facciano un uso adeguato dei siti web: internet, telefono e computer. Bisogna far riflettere loro sul fatto che, anche se non vedono la reazione delle persone a cui inviano messaggi o video, esse possono soffrire o subire violenza. Le vittime frequentemente sviluppano un’autostima bassa, ansia, paure, problemi di rendimento scolastico ed interrompono per tali motivi la frequentazione della scuola o del gruppo di amici. Sul fronte educativo, sicuramente è fondamentale educare i ragazzi a un maggior senso di responsabilità e di consapevolezza delle proprie azioni, per evitare che si trasformino in cyberbulli.
E’ importante inoltre, una corretta educazione al mondo e all’utilizzo del web; capire che l’identità digitale che si costruisce online rimane nel tempo; che immagini, video e testi devono essere protetti. Un passo che può fare la differenza è far capire ai ragazzi quanto si espongono pubblicando i propri dati online, e insegnare loro a non condividere mai informazioni troppo personali, quali potrebbero diventare motivo di scherno o imbarazzo. I genitori, pertanto, dovrebbero familiarizzare maggiormente con i mezzi usati dai propri figli, sapere quali siti web frequentano e potervi accedere per poter mantenere il controllo sulle informazioni rese pubbliche.
Concludo con una frase di Thoreau: “Gli uomini sono diventati gli strumenti dei loro stessi strumenti”, e vorrei insistere sul fatto che per i giovani è fondamentale la formazione che non deve mai essere sopraffatta dall’informazione. Albert Einstein diceva: “In caso di conflitto tra l’umanità e la tecnologia, vincerà l’umanità”.