Consigli pratici per stare bene
di Francesco Manno – fisioterapista e osteopata
La postura di ogni persona rappresenta un equilibrio molto complesso generato da un connubio indissolubile di elementi non solo neuro-fisiologici e bio-meccanici ma anche psico-emozionali. Proprio per questo motivo, attraverso i movimenti del corpo, il nostro è un modo di rapportarci con lo spazio circostante unico e strettamente personale. Questo continuo adattamento ai fattori esterni e soprattutto alla forza di gravità, genera l’assetto posturale di ogni individuo che, attraverso gli organi sensoriali, è in continuo dinamismo.
Così personale e così legato alla sfera psico-emotiva, l’assetto posturale deve rimanere ben lontano dall’essere standardizzato in trattamenti riabilitativi e/o osteopatici identici per tutti. Ogni trattamento posturale deve innanzitutto basarsi su una valutazione individuale della persona effettuata da personale competente; la posizione del capo, il campo visivo, l’occlusione dentale e l’appoggio plantare sono solo alcuni dei parametri che potrebbero influenzare la postura e generare quindi scompensi e poi patologie.
Rivolgersi a personale competente è sicuramente il primo passo da fare per attuare un idoneo ripristino dei corretti gesti motori sia in statica che in dinamica ma, visto l’incremento considerevole di persone che praticano attività fisica in maniera autonoma, è utile seguire delle regole base per evitare l’insorgere e/o aggravarsi di problemi posturali.
Di seguito un elenco di principi da osservare:
- Dedicare almeno un’ora al giorno al proprio corpo (esercizio fisico, training autogeno, meditazione, escursioni, passeggiate)
- Esercitare i muscoli respiratori tramite esercizi idonei
- Attivare i muscoli del pavimento pelvico e addominali con esercizi appropriati
- Ricordare che lo stato emotivo e mentale sono connessi ai muscoli e quindi alla postura
- Eseguire gli esercizi con attenzione e controllo facendo molta attenzione alla percezione del corpo
- Allenare i diversi gruppi muscolari su tutti i piani: sagittale, frontale e trasversale
- Accettare i propri limiti iniziali
- Ascoltare il proprio corpo
- Esercitarsi in modo progressivo, lento e graduale
- Migliorare la conoscenza del proprio corpo migliora la consapevolezza posturale
In conclusione, vista l’unicità di ogni individuo, possiamo affermare che la ricerca della postura perfetta secondo canoni estetici da “Uomo Vitruviano” non è la linea corretta da seguire per migliorare il nostro atteggiamento posturale.
Esercizio fisico, vita regolare, alimentazione sana, dinamicità e positività sono i parametri che ci consentono di interagire e integrarci al meglio con lo spazio che ci circonda determinando nel nostro corpo una corretta attivazione di tutte le attività biologiche, basi indispensabili per un buon tono sia muscolare sia umorale.